Si fanno in un lampo.
Per 2/3 persone
- – 1 uovo
- – 120 gr. di farina di semola di grano duro
- – pizzico di sale
- – 1 cucchiaio bello pieno di olio di oliva.
Con un uovo si mangia bene anche in 3, ma col secondo dopo, raddoppiando le dosi vengono 4 belle porzioni.
Importantissima la farina, di semola di grano duro.
Mettere la farina in un ciotolo Ikea, fare la fontana e mettere l’uovo, il sale, l’olio.
Si inizia a lavorare con la forchetta sbattendo l’uovo al centro, quando diventa troppo impegnativo si continua a mano, volendo anche sul piano di lavoro, finché la farina non è stata completamente incorporata. Ne esce una pallottola di pasta malleabile e non appiccicosa. Avevo un uovo fresco di cat. A “grande”, non è stato necessario aggiungere nemmeno un granello di farina, il cucchiaio di olio è sufficiente perché non appiccichi.
A questo punto si avvolge nella pellicola trasparente e si lascia lì a riposare, 1 oretta o più o meno, in base a come stiamo sui tempi di preparazione del resto dal pranzo o cena!
Di qui in poi potete fare come vi pare, va spianata e tagliata, io ho fatto e propongo così:
Divisa in 3 parti la pallottola di pasta (con 1 uovo) si lavora passandola più volte nella Berta alla misura più grande. All’inizio esce fuori un po’ sbriciolata, niente paura, passarla e ripassarla più volte tra i rulli fin quando diventata risulta omogeneo e facilmente lavorabile. Uscita che è una bella striscia compatta si mette al 2 e si passa la sfoglia che diventerà tagliolini lasciandola riposare su un asciughino. Tagliatela in due sennò i tagliolini vengono troppo lunghi e non si saltano bene in padella e si appallano nel piatto invece di farsi inforchettare a modino.
Si prosegue quindi fino a terminare la pasta. A questo punto si passa dai rulli tagliatori e si fanno i tagliolini che rimetteremo a riposare, ben stesi, fino al momento della cottura. Per aiutarsi a ridistenderli, a metà “tagliolinatura” si passa dietro la Berta un coltello largo e si finisce di tagliarli facendoli poggiare sulla lama, questo ci aiuterà a depositarli ben stesi
Come l’acqua salata bolle bene si buttano in pentola. Ripreso il bollore si fanno cuocere un paio di minuti, ma l’assaggimetro ci dirà sempre il tempo di cottura più adatto!!
Consumate il giorno successivo necessitano di un paio di minuti in più per la cottura.
Sono buoni con le canocchie, col tartufo, con gaNberi e zucchine, col ragù ma anche all’olio e parmigiano!
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