Besciamella, besciamelle
Questa è la dose per una teglia di lasagne, la mia teglia.
Non è difficile, ognuno la fa a modo suo, io la fo così.
Si mette litro di latte (intero) a bollire in un pentolo stretto col culo grosso (sennò il latte si attacca sul fondo) sul gasse piccolo, a manetta. Nel mio pentolo rimangono circa 3 centimetri prima del bordo, ma penso sempre che uno poco poco più grande non sarebbe peggio perché un pochina va sempre di fòri!
In un ciotolo (io uso quelli in acciaio dell’Ikea) si mette un pizzicotto di sale, un pizzico di noce moscata, una grattatina di pepe bianco, 4 cucchiai belli colmi a montagnina di farina e si spenge con altro latte, sempre intero e fresco, ce ne vorrà un paio di bicchieri, deve diventare una cremina fluida fluida. Come si è finito di spengere la farina il latte sarà di sicuro in temperatura, allora gli si dà una girata e mentre gira ci si versa la farina spenta passandola da un colino fino, deve essere fluida bene da passare alla svelta perché a questo punto si molla il ciotolo, si prende un mestolo e si comincia a girare la futura besciamella, sul gasse piccino ma alto.
Si gira si gira, lentamente ma passando col mestolo per tutto il fondo del pentolino, fin quando bolle, (non è difficile accorgersene perché aumenta di volume e quei 3 centimetri che mancavano al bordo, diventati 2 per l’aggiunta del latte freddo, diminuiscono e la besciamella arriva quasi all’orlo), e a questo punto si fa cuocere 5-7 minuti sempre mescolando con calma e cura e magari abbassando un pochino il gasse.
E’ pronta quando si addensa e rimane sul bordo ed ha l’aspetto di besciamella pronta.
Ora si spenge e ci si aggiunge, sempre mescolando, un bel tocchetto di burro (quanto… dipende da come avete il “polistirolo“!!). Un pochino ci vuole, troppo poi stucca, ma la giusta dose è indispensabile. Si mescola delicatamente per scioglierlo, il burro, che in questo modo non sfriggola e risulta assai più digeribile.
Ecco, è Pronta all’uso!
Se troppo densa può essere diluita con un pochino di latte freddo, ma si deve tener conto che una volta cotta in forno assoda un po’.